venerdì 6 gennaio 2012

APPIA BIS CANTIERE CHIUSO RIMANE L'ARTUNGENZIALE


Ad un filo dal traguardo del completamento del primo lotto, quello che avrebbe portato l'Appia bis almeno fino al confine fra Albano ed Ariccia tutto si ferma. Non ci sono più i soldi, annuncia la società TACARO, incaricata dei lavori, e gli operai, ai quali va tutta la nostra solidarietà, sono stati licenziati a pochi giorni dal Natale. Pare proprio che la tangenziale dovremo continuare a chiamarla Artungenziale, come ci ricorda Andrea Pulcinelli sul sito del Movimento 5 Stelle è così ribattezzata dai cittadini , dato che il suo primo tratto termina davanti al carrozziere "Arturo" di Albano. E dall'articolo di Pulcinelli riportiamo anche i seguenti dati:Il primo tratto, dalla Via Appia (19° km circa) alla "zona Crocifisso" di Albano, doveva essere già ultimato, ma tra finanziamenti basati su calcoli approssimativi, rifinanziamenti relativi ad una mancata immissione in carreggiata (una "dimenticanza ingegneristica" alla fine del primo tratto per mano dello stesso studio che ha curato la progettazione del VII Invaso della discarica di Roncigliano) e ritardi vari, ne è stata poi rinviata l'apertura al 2012.
Ma non sarà così, o almeno queste sono le ultime notizie. 
Un'opera faraonica in pieno Italian Style. Al momento, per circa 3 Km di pseudo-autostrada, le cifre parlano di quasi 200 milioni di € di spesa, oltre 60 milioni di € a Km. Per i restanti 6 KM o poco più, in direzione Velletri, le cifre parlano di oltre 280 milioni di euro”.

Ma vogliamo anche riflettere sul fatto che se l'Appia bis non andrà avanti non verrà costruito il suo collegamento con via di Vallericcia (l'amministrazione lo aveva battezzato Collegamento viario con il nuovo policlinico dei Castelli che però, se lo faranno, sorgerà sulla Nettunense (?)) di cui tanto abbiamo parlato su questo giornale. La cosa rende giustizia all'Ambiente della valle per il quale tanto è stato speso, anche in soldi per ricorsi al Tar dai cittadini contrari all'opera. Del resto il famigerato tratto voluto e richiesto dal sindaco Cianfanelli, sarebbe stato un aggravio economicamente insopportabile, oltre 80 milioni di euro, oltre che un danno per il paesaggio agrario protetto che avrebbe devastato. Ma evidentemente la sensibilità economica, quando si tratta di soldi pubblici, si affievolisce e noi ci domandiamo quanto sia stato speso in progettazioni, quanto queste spese, ora inutili, abbiano pesato nel non riuscire a portare all'inaugurazione neanche il primo tratto dell'Appia Bis?

Comitato di Quartiere Vallericcia

SIAMO NOI L'ITALIA CHE CAMBIA L'ITALIA

PER UN 2012 MIGLIORE

Il 2011 finisce e nella speranza di ognuno c'è il desiderio palese di una anno migliore, meno difficile più sereno. Nel 2011 tante cose sono accadute ma molti ricorderanno questo appena passato come l'anno della crisi economica, una crisi dura che rischia ancora di minare la nostra società nelle sue basi più solide, arrivando perfino ad insidiare quelli che sono i legami e gli affetti familiari. Quest'aspetto è importante: quando in una famiglia vengono a mancare i beni primari, il lavoro, è difficile rimanere sereni. Don Gaetano della parrocchia di san Michele a Velletri, la domenica di Capodanno ha letto la lettera di una bambina che raccontava di come i suoi genitori, il giorno di Natale, invece di volersi più bene abbiano litigato e discusso. I bambini sono la parte più debole della società e subito risentono dei turbamenti, delle mancanze, delle preoccupazioni. Per loro la crisi non è solo meno regali dalla Befana, per loro la crisi è assistere a mamma e papà che perdono le staffe e si infuriano, si insultano, hanno perso la serenità. Il 2012 non cancellerà di colpo tutti i guai e le bufere dell'anno precedente, ma ora sappiamo cosa può attenderci e sta a noi reagire, con rabbia forza e tenacia. Dobbiamo avere fede nel Signore e fede in noi stessi, Dobbiamo avere forza e non arrenderci mai, senza paura. Affrontare il futuro e difenderlo per noi, per le persone cui vogliamo bene, per i nostri figli.

C'è un'Italia che vuole cambiare ed è l'Italia dei cittadini che non si arrendono, è l'Italia dei cittadini che difendono l'ambiente, il territorio, la legalità, il diritto al lavoro e alla salute, è l'Italia dei cittadini che non ammettono i privilegi della casta ma che invece di fermarsi perché scandalizzati, si organizzano e lottano con tutti mezzi consentiti. È l'Italia di coloro che credono che il modo lo abbiamo ricevuto in prestito dalle generazioni passate e alle future dobbiamo restituirlo nel migliore dei modi possibile. È l'Italia di chi difende l'agricoltura dall'aggressione del cemento, come fa Stefano con il Comitato di Vallericcia, è l'Italia di chi lotta per i posto di lavoro e per il diritto ad una sanità migliore, come i nostri amici del San Raffaele Velletri, è l'Italia delle liste civiche, come quella di Roberto, ad Ariccia, che si pone dalla parte della gente, senza trucchi, superando obsolete logiche di potere. È l'Italia che vuole salvaguardare le nostre bellezze naturali, i nostri Laghi dei Castelli, così importanti per l'ecosistema, o che si batte contro le discariche e gli inceneritori, per un ambiente che sia sostenibile e possa rimanere integro per noi, per i nostri figli e per le generazioni che verranno, proprio come fanno Daniele o Simone.

E proprio Simone, Simone Carabella, che lotta contro l'eco-mostro discarica di Roncigliano e che ha fondato una lista civica che si presenterà alle prossime elezioni ad Ardea, il primo dell'anno, si è tuffato nel Tevere, come aveva fatto l'anno scorso perché era riuscito con il comitato No-Inc a fermare l'inceneritore. Questa volta la scritta sulle sue spalle, un po' come simbolo di tutti noi che amiamo il nostro territorio e che non vogliamo arrenderci, è “SIAMO NOI L'ITALIA CHE CAMBIA L'ITALIA”.

ECO 16

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