mercoledì 23 giugno 2010

Dopo il fallimentare consiglio comunale del 19 giugno 2010, l’amministrazione comunale di Ariccia adotta lo strumento della delibera di giunt

Dopo il fallimentare consiglio comunale del 19 giugno 2010, l’amministrazione comunale di Ariccia adotta lo strumento della delibera di giunta (http://www.ariccia.rm.gov.it/trasparenza/delibere-di-giunta/progetto-definitivo-la-costruzione-della-tangenziale-albano-ariccia-g ), con la quale vengono poste le osservazioni al PROGETTO DEFINITIVO PER LA COSTRUZIONE DELLA TANGENZIALE ALBANO - ARICCIA - GENZANO ALLA S.S. 7 APPIA. LOTTO DI COMPLETAMENTO - TRATTA DA PROGR. 2+690 A PROGR. 5-165, che è ritenuto molto impattante per il territorio.

Se è vero che alcune di queste osservazioni sono assolutamente condivisibili, come quella al punto 7, dove si dice: studiare una soluzione che preveda un collegamento completo alla tangenziale in corrispondenza del nodo “Ginestreto” per evitare che tutto il traffico derivante dalla zona di “valle” sia canalizzato, verso Albano Laziale, sulla viabilità secondaria fino al nodo “Crocifisso”.

C’è però, al punto 3, qualcosa di assolutamente stupefacente: al fine di alleggerire la situazione di grave disagio ambientale che appare evidente in corrispondenza del nodo “Crocifisso” e collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale, rendere compatibile l’intervento proposto con le previsioni del progetto preliminare approvato dalla Amministrazione Comunale con la deliberazione di G.C. n. 15 del 03/02/2010 e trasmesso alla Regione Lazio, con nota prot. n. 4253 del 10/02/2010, perché oggetto di uno specifico finanziamento regionale.

Insomma, se in buona parte della delibera si sostiene che il PROGETTO DEFINITIVO PER LA COSTRUZIONE DELLA TANGENZIALE ALBANO - ARICCIA – GENZANO è troppo impattante per l’ambiente, si ritiene al punto 3 che tutto sommato convenga costruire una strada che attraversi mezza Vallericcia, sbucando con due tunnel dalla costa della conca vulcanica, abbattendo querce, cancellando uliveti, distruggendo orti e terreni agricoli, cambiando per sempre lo skyline visibile da tutti i punti alti di Ariccia, Ponte Monumentale e Belvedere compresi, passando sopra una zona che è tutta protetta da vincoli paesaggistici e archeologici e che è definita nel Piano Territoriale Pesistico Regionale, Paesaggio Naturale Agrario.

Una cosa completamente contro ogni logica, tanto più che se verranno accolte le osservazioni al punto 7, Ariccia avrà ben due svincoli completi per l’Appia bis e quindi non si vede assolutamente la ragione di costruirne un terzo nel mezzo, che certamente sarebbe nocivo per tutta la zona!

Voglio far notare, in fine, che lo svincolo di cui sto parlando non ha ancora ricevuto nessun finanziamento dalla Regione e che questo svincolo, ora lo chiamano così, è sempre quello che venne presentato ai cittadini di Ariccia come REALIZZAZIONE DEL COLLEGAMENTO VIARIO TRA LA TANGENZIALE (APPIA BIS) ED IL NUOVO POLICLINICO DEI CASTELLI ROMANI (http://www.ariccia.rm.gov.it/trasparenza/delibere-di-giunta/realizzazione-del-collegamento-viario-tra-la-tangenziale-appia-bis-ed) . Evidentemente, dopo tutte le osservazioni del Comitato di Vallericcia che ha dimostrato che il suddetto svincolo non aveva nulla a che vedere con il Nuovo Policlinico, se mai si farà, adesso parlano semplicemente di collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale.

Attenzione: per collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale, qui mi ripeto, ci sono già due svicoli, quello al “Crocifisso” e quello, che deve essere ben fatto, a Ginestreto, senza ulteriore bisogno di nuove strade, con grande risparmio di soldi pubblici, un minore impatto per l’ambiente, per il paesaggio e per la popolazione.

Confidiamo che al momento opportuno, in Conferenza dei servizi alla Regione Lazio, sapranno ben operare per il bene del territorio di Ariccia e non permetteranno la costruzione dello svincolo con la sua lunga strada che attraversa la valle, deturpandola per sempre.

Speriamo, come sappiamo, che nel cuore e nella testa della Presidente Polverini ci sono prima di tutto le reali esigenze dei cittadini, il rispetto dell’ambiente e quello per il denaro pubblico.

Il primo tratto della mostruosità progettata dalla giunta del Sindaco Cianfanelli di Ariccia.

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