venerdì 10 dicembre 2010

AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER L'APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO


Cari cittadini, amanti di Vallericcia, proprietari di terreni, amici della terra, è ora di muoversi per far valere i nostri diritti.
All'indirizzo sotto tutti i nomi dei proprietarie le porzioni ti terreno di Vallericcia che verrebbero toccate da questo infausto progetto.
Non si può dire di amare un paese e distruggerne una parra!
COMITATO DI QUARTIERE DI VALLERICCIA
http://www.ariccia.rm.gov.it/sites/ariccia/files/avviso%20esproprio.pdf

giovedì 4 novembre 2010

Il comitato di Vallericcia c'è e si oppone allo svincolo che vorrebbe l'attuale amministrazione su Vallericcia stessa

Il comitato di Vallericcia c'è e si oppone allo svincolo che vorrebbe l'attuale amministrazione su Vallericcia stessa
Se l'Appia bis è un male necessario, non portiamo nuove ferite sul territorio con svincoli secondo noi assurdi come quello che vorrebbe l'attuale amministrazione.
Dice bene l'assessore Luca Malcotti quando sostiene che dall'uscita del Crocefisso si andrà "con lo scavalcamento di Ariccia", dritti verso Genzano.
Questo è molto rassicurante.

venerdì 15 ottobre 2010

Comunicato STAMPA comitato di Vallericcia

È uscito oggi 15 ottobre sul Messaggero Roma Metropoli, l'articolo a firma Luigi Jovino. Nel pezzo ci sono dichiarazione del vice sindaco Paolo Ermini e di rappresentanti del comitato di Vallericcia. Ciò che ha nostro giudizio non si riesce a far trasparire in modo del tutto chiaro dall'articolo è che il comitato di Vallericcia è assolutamente favorevole alla messa in sicurezza e riqualificazione di tutte le strade già esistenti all'interno della Valle, al fine di ridonarle una viabilità migliore e a minor rischio. Quindi siamo a favore della costruzione di marciapiedi ora inesistenti, come se Vallericcia non avesse persone che camminano a piedi in ogni sua strada e stradina. Siamo per l'allargamento giustificato di tutte le strade esistenti, la dove realmente serve, e se c'entra senza dare fastidio a nessuno, che ci vada pure una pista ciclabile. Siamo per l'istituzione di sensi unici che rendano la circolazione più scorrevole e sicura. Tutto questo lo riteniamo importante e da fare. Non siamo dei “Signor NO!” come pare voglia farci apparire l'amministrazione. Ciò a cui ci opponiamo con forza e a cui ci opporremo sempre è la costruzione dello svincolo, che vorrebbe quest'amministrazione, inserendolo in un progetto chiamato “Di Collegamento fra Apppia bis e Nuovo Policlinico dei Castelli Romani”, strada che dalla costruenda Appia bis si getterebbe ex novo nella valle, collegando la futura tangenziale con via di Vallriccia. Via, che già collega Ariccia alla via Nettunense e che si incrocia con la costruenda Appia Bis nella rotatoria di Ginestreto. Il futuro Policlinico, se tutto va bene sarà costruito su via Nettunense, a valle della rotatoria suddetta. Quindi un'opera, questa nuova strada , che certo non può essere definita di collegamento con il policlinico ma che di fatto collega soltanto due punti di Vallericcia, la costa della valle con via di Vallericcia, a monte della rotatoria di Ginestreto, che ci appare uno spreco assoluto di denaro pubblico, andandosi a sommare alle due uscite già esistenti della futura Appia bis per Ariccia e Vallericcia.

Riassumendo: riqualificazione di tutte, diciamo TUTTE, le strade già esistenti SI, costruzione di inutili e costose strade nuove NO!

COMITATO DI QUARTIERE DI VALLERICCIA

sabato 9 ottobre 2010

Pericolo incidenti gravi a Vallericcia


Continuano a passare per via Appia Antica e per via di Vallericcia gli autobus e i mezzi pesanti che sono stati deviati dal traffico che precedentemente confluiva sulla via Appia. Grave è il pericolo per le persone, i residenti e per coloro che si trovano a passare su quelle strade, che sono costretti a camminare raso i muri per scongiurare di venire investiti. Questo rischio lo abbiamo segnalato già in altre occasioni e fatto presente all'amministrazione di Ariccia. Ora, con l'accorciarsi delle giornate, e con un'illuminazione insufficiente si aggiunge pericolo a pericolo. Chiediamo con forza risposte adeguate a questa situazione di grave rischio per le persone, chiediamo che vengano al più presto adottate delle soluzioni che riportino ad uno stato accettabile di sicurezza all'interno della splendida Vallericcia.

martedì 28 settembre 2010

Convocazione del Consiglio comunale di Ariccia con "punto fantasma"


Il comune di Ariccia convoca per il giorno 29 settembre 2010 alle ore 19,00, presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi, il consiglio comunale in sessione ordinaria con il seguente ordine del giorno:

  1. REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE L.122/1999- DISCIPLINA DELLA MODALITA' DI COSTRUZIONE DI PARCHEGGI PERTINENZIALI A CURA DI PRIVATI

  2. MOZIONE SUL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PRESENTATA DA ALCUNI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE.

Nulla da eccepire, se non fosse per il fatto che ci è giunta voce che in questo Consiglio c'è un punto, aggiunto nelle ultime ore, riguardante la realizzazione del lotto di completamento della tangenziale denominata Appia bis e del collegamento tra questa tangenziale e il futuro ospedale dei Castelli.

Se abbiamo ben capito è negli intenti dell'amministrazione porre la Regione Lazio di fronte a un bivio “o fate l'Appia bis come diciamo noi, con l'uscita su via del Casaletto, o ci opporremo alla sua costruzione” . Una sorta di ricatto? Una mossa astuta invece di cercare soluzioni per la salvaguardia del nostro territorio?

In sostanza, quindi, si parlerà anche di Vallericcia e che si vuole andare avanti con il progetto di costruzione dell'uscita dell'Appia Bis che andrà a finire su via Casaletto per poi tagliare deturpare mezza vallata. Quest'opera è considerata uno dei progetti più importanti e costosi della storia di Ariccia, nonché, dal nostro punto di vista, più disastrosi e impattanti. Perchè non se n'è parlato nel manifesto di convocazione? Vogliamo forse credere che davvero l'idea di parlare di certi argomenti così importanti vengono all'ultimo minuto!!!?!

Forse le voci che ci sono arrivate sono imprecise? O forse al Comune voglio celare ai cittadini certe iniziative che possono apparire impopolari?

Sta di fatto che se non si parlerà di Vallericcia tutto bene. Se si parlerà di Vallericcia e si metterà ai voti il progetto dell'uscita dell'Appia bis su via del Casaletto, via di Mezzo, via di Vallericcia vorrà dire che quast'amministrazione è governata in modo non trasparente e che i cittadini non contano nulla per questa maggioranza. Noi saremo li per vedere ed appurare i fatti e certo sapremo opporci e far sentire la nostra voce in tutte le sedi i modi più opportuni.

COMITATO VALLERICCIA

domenica 12 settembre 2010

I Castelli Romani, e Vallericcia

I Castelli Romani, e Vallericcia in una bella immagine, come fosse la visuale di un volo di uccello.
Dal sito del Parco Regionale dei Castelli Romani

lunedì 6 settembre 2010

giovedì 19 agosto 2010

Lavoro agricolo a Vallericcia


A Vallericcia si lavora con arte e pazienza, con precisione e sapienza per ottenere prodotti della terra che sono un vanto per tutti i Castelli Romani.
Qualcuno vorrebbe distruggere tutto questo per costruire una strada che attraverserebbe la valle. Siamo contro la cementificazione selvaggia di Vallericcia che è Paesaggio Naturale Agrario e per questo tutelato dalle leggi dello stato.
Salviamo ciò che di buono è rimasto della nostra terra!

lunedì 9 agosto 2010

Il comitato di Vallericcia è contro l'inceneritore

L'inceneritore che vorrebbero costruire ab Albano Laziale, in località Roncigliano, sarebbe una catastrofe per tutta la nostra zona così bella e popolosa. Invito tutti coloro che non lo fossero ad informasi su quanto possano essere dannosi per l'ambiente e soprattutto per la salute dell'uomo gli inceneritori di rifiuti. Basti pensare che dove sono stati già costruiti è aumentata in modo notevole l'incidenza dei tumori fra la popolazione.
di seguito un link a un paio di video girati dalla Voce di Ariccia al presidio "NO INC" che si è tenuto nei giorni scorsi e in cui compariamo anche noi del comitato.

lunedì 19 luglio 2010

Un laghetto a Vallericcia? Sommergendo quali terre?


In un'intervista al quindicinale “Il Caffè”, il sindaco Emilio Cianfanelli riesce in poche parole a dire tutto e il il contrario di tutto: parla della necessità di dotarsi di sensibilità ambientalista e poi vorrebbe imporre strade faraoniche che deturperebbero per sempre la valle che è ai piedi della città; dice che ci vuole amore per gli spazi pubblici, ma non esita a fare progetti che invaderebbero quelli privati; sostiene di aver chiesto di discutere con i cittadini dei progetti su Vallericcia ma alle obiezioni dei cittadini, e in particolare a noi del Comitato di Vallericcia, non vuole neanche ascoltarci, e questo nonostante avessimo richiesto, anche in modo ufficiale, un incontro con Lui. Inoltre Cianfanelli dice di aver discusso con la cittadinanza dei suoi progetti su Vallericcia, eppure soltanto da questa intervista dell'ultimo numero del Caffè, datato 15 - 31 luglio, scopriamo che, parole del primo cittadino, “C'è un ambizioso progetto, abbiamo i soldi per creare un laghetto di 16 ettari in quell'area”. E poi dice "I cittadini ci attaccano per la questione Vallericcia ma non si sono accorti che fra poco partiranno i lavori". Bel modo di informarci! Complimenti Sindaco! E alla faccia delle scelte condivise con i cittadini, come diceva nel suo programma elettorale! Qui non si vuole condividere un bel niente: l'amministrazione si è posta su di un piedistallo e da li ha perso completamente di vista i reali problemi delle persone!

Sindaco la gente vuole strade strade sicure, no più strade, vuole che l'acqua esca dai rubinetti e che sia potabile, no un laghetto artificiale a Vallericcia. Signor sindaco la gente che ama Ariccia e che ha amore per gli spazi pubblici vuole una città che sia viva tutta la settimana e tutto il giorno, non un luogo fantasma che si rianima soltanto nelle serate del fine settimana dei pur ben venuti turisti delle fraschette.

Noi del Comitato di Vallericcia siamo i primi a sostenere che si deve aver “cura del polmone verde di Airccia” e per questo chiediamo il rispetto dell'ambiente e dei luoghi di Ariccia da insensati attacchi e da cementificazioni e snaturalizzazioni che possono fare soltanto del male.

Ripensandoci: un laghetto a Vallericcia? Giusto per curiosità sommergendo quali terre? Bah!

mercoledì 7 luglio 2010

Autoarticolato incastrato a via della Croce

Articolo apparso su Cinquegiorni del 6/7/2010

Colpa della segnaletica? Colpa dei navigatori satellitari? Colpa della distrazione di qualche autista?

venerdì 2 luglio 2010

I cittadini chiedono fatti no chiacchiere!

I cittadini chiedono fatti no chiacchiere!


Il sindaco Emilio Cianfanelli negli ultimi giorni ha organizzato degli incontri nei quartieri con i cittadini.
Gli incontri sono andati praticamente deserti, segno che le persone sono stanche di sentire chiacchiere e comizi.
Ma poi che fa il sindaco Cianfanelli si ricorda di di interpellare i cittadini soltanto al termine del suo mandato, nella vana speranza di recuperare qualche piccola fetta di consenso?
Eppure, noi del Comitato di Vallericcia, che veramente avremmo voluto avere un serio confronto con il l’amministrazione comunale, chiedendolo anche in via ufficiale al sindaco stesso, non abbiamo mai ricevuto risposta. Evidentemente, il sindaco Cianfanelli, che sostiene di non riconoscerci come interlocutore, non ha nessuna voglia di confrontarsi con persone che possono metterlo di fronte a problemi reali del territorio:
la pericolosità delle strade inadatte al traffico degli autobus ma al quale ora sono sottoposte;
la salvaguardia del territorio da progetti di faraoniche strade che deturperebbero Vallericcia;
la lentezza estenuante nel portare avanti lavori necessari come la rotatoria a Ginestreto;
la manutenzione delle strade di Vallericcia e non solo.

Sindaco smetta di fare comizi fallimentari e provi ad ascoltare i cittadini che hanno realmente qualcosa da dire!

Comitato di Quartiere di Vallericcia

Ariccia 2 luglio 2010

mercoledì 23 giugno 2010

Dopo il fallimentare consiglio comunale del 19 giugno 2010, l’amministrazione comunale di Ariccia adotta lo strumento della delibera di giunt

Dopo il fallimentare consiglio comunale del 19 giugno 2010, l’amministrazione comunale di Ariccia adotta lo strumento della delibera di giunta (http://www.ariccia.rm.gov.it/trasparenza/delibere-di-giunta/progetto-definitivo-la-costruzione-della-tangenziale-albano-ariccia-g ), con la quale vengono poste le osservazioni al PROGETTO DEFINITIVO PER LA COSTRUZIONE DELLA TANGENZIALE ALBANO - ARICCIA - GENZANO ALLA S.S. 7 APPIA. LOTTO DI COMPLETAMENTO - TRATTA DA PROGR. 2+690 A PROGR. 5-165, che è ritenuto molto impattante per il territorio.

Se è vero che alcune di queste osservazioni sono assolutamente condivisibili, come quella al punto 7, dove si dice: studiare una soluzione che preveda un collegamento completo alla tangenziale in corrispondenza del nodo “Ginestreto” per evitare che tutto il traffico derivante dalla zona di “valle” sia canalizzato, verso Albano Laziale, sulla viabilità secondaria fino al nodo “Crocifisso”.

C’è però, al punto 3, qualcosa di assolutamente stupefacente: al fine di alleggerire la situazione di grave disagio ambientale che appare evidente in corrispondenza del nodo “Crocifisso” e collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale, rendere compatibile l’intervento proposto con le previsioni del progetto preliminare approvato dalla Amministrazione Comunale con la deliberazione di G.C. n. 15 del 03/02/2010 e trasmesso alla Regione Lazio, con nota prot. n. 4253 del 10/02/2010, perché oggetto di uno specifico finanziamento regionale.

Insomma, se in buona parte della delibera si sostiene che il PROGETTO DEFINITIVO PER LA COSTRUZIONE DELLA TANGENZIALE ALBANO - ARICCIA – GENZANO è troppo impattante per l’ambiente, si ritiene al punto 3 che tutto sommato convenga costruire una strada che attraversi mezza Vallericcia, sbucando con due tunnel dalla costa della conca vulcanica, abbattendo querce, cancellando uliveti, distruggendo orti e terreni agricoli, cambiando per sempre lo skyline visibile da tutti i punti alti di Ariccia, Ponte Monumentale e Belvedere compresi, passando sopra una zona che è tutta protetta da vincoli paesaggistici e archeologici e che è definita nel Piano Territoriale Pesistico Regionale, Paesaggio Naturale Agrario.

Una cosa completamente contro ogni logica, tanto più che se verranno accolte le osservazioni al punto 7, Ariccia avrà ben due svincoli completi per l’Appia bis e quindi non si vede assolutamente la ragione di costruirne un terzo nel mezzo, che certamente sarebbe nocivo per tutta la zona!

Voglio far notare, in fine, che lo svincolo di cui sto parlando non ha ancora ricevuto nessun finanziamento dalla Regione e che questo svincolo, ora lo chiamano così, è sempre quello che venne presentato ai cittadini di Ariccia come REALIZZAZIONE DEL COLLEGAMENTO VIARIO TRA LA TANGENZIALE (APPIA BIS) ED IL NUOVO POLICLINICO DEI CASTELLI ROMANI (http://www.ariccia.rm.gov.it/trasparenza/delibere-di-giunta/realizzazione-del-collegamento-viario-tra-la-tangenziale-appia-bis-ed) . Evidentemente, dopo tutte le osservazioni del Comitato di Vallericcia che ha dimostrato che il suddetto svincolo non aveva nulla a che vedere con il Nuovo Policlinico, se mai si farà, adesso parlano semplicemente di collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale.

Attenzione: per collegare funzionalmente Ariccia alla tangenziale, qui mi ripeto, ci sono già due svicoli, quello al “Crocifisso” e quello, che deve essere ben fatto, a Ginestreto, senza ulteriore bisogno di nuove strade, con grande risparmio di soldi pubblici, un minore impatto per l’ambiente, per il paesaggio e per la popolazione.

Confidiamo che al momento opportuno, in Conferenza dei servizi alla Regione Lazio, sapranno ben operare per il bene del territorio di Ariccia e non permetteranno la costruzione dello svincolo con la sua lunga strada che attraversa la valle, deturpandola per sempre.

Speriamo, come sappiamo, che nel cuore e nella testa della Presidente Polverini ci sono prima di tutto le reali esigenze dei cittadini, il rispetto dell’ambiente e quello per il denaro pubblico.

Il primo tratto della mostruosità progettata dalla giunta del Sindaco Cianfanelli di Ariccia.

lunedì 21 giugno 2010

Via Longarina ripulita dopo le segnalazioni del Comitato di Vallericcia

(via longarina prima e dopo le segnalazioni del Comitato di Vallericcia)
Dopo le numerose segnalazioni del Comitato di Vallericcia, al comune di Ariccia si decidono di ripulire via Longarina dalle erbacce, che torna così ad essere un po' più sicura. Si riverono anche i pali, prima nascosti, dei lampioni della luce.
Per
noi del Comitato una bella soddisfazione, una piccola vittoria!
guarda anche il video

domenica 20 giugno 2010

Il Comitato fa sentire la sua voce al consiglio annullato per mancanza di numero legale. Il tutto ripreso dalla Voce di Ariccia

Sulla Voce di Ariccia i video del consiglio annullato e della discussione che è seguita con alcuni membri del Comitato di Vallericcia.
Il Sindaco Cinfanelli dice che, come Comitato, non ci considera suoi interlocutori, evidentemente l'unione dei cittadini fa paura e impensierisce l'amministrazione ben più del singolo cittadino.
Fabio Ascani espone al sindaco Cianfanelli, ed ai pochi che erano rimasti dopo l'annullamento del consiglio, le ragioni del Comitato di Vallericcia:
1) giusto cercar di migliorare il progetto della Regione Lazio dell'Appia bis,
2) pazzesco pensare di farlo aggiungendo un'altra nuova grande ed impattante strada sulla valle,
3)migliorare e rendere sicure le strade della valle che già esistono.

Consiglio comunale nullo per assenze di consiglieri di maggioranza

Il consiglio comunale di ieri è andato nullo per le assenze dei consiglieri di maggioranza. Questa cosa avrà bene un suo significato politico! Di certo non credo al caso.
Comunque, con l'occasione, l'Amministrazione Comunale ha illustrato il progetto regionale per la costruzione del tratto di competenza di Ariccia dell'Appia bis. Non sono tutte rose e fiori. La strada avrà notevole impatto sul territorio e sarà compito dei nostri amministratori e tecnici riuscire a far apportare tutte le modifiche necessario perchè questo impatto sia il meno pesante possibile. Inoltre l'Appia bis, che come risaputo e previsto passa tutta sul
la costa di Vallericcia arriva alla ro
tatoria di Ginestreto senza prevedere adeguati collegamenti tra la rotatoria, che è già in avanzata fase di costruzione le strade che vi confluiscono e la tangenziale stessa. Anche in questo sarà compito dell'amministrazione varsi valere per rendere quello di Ginestreto un vero e funzionale svicolo all'Appia bis.
Come sapevamo il progetto regionale non prevede nessuna uscita che da metà strada tra rotatoria ai Somaschi e quella di Ginestreto si getti con una strada nuova e tutta da costruire dentro la valle. Bene. Ma il sindaco Cianfanelli vorrà riproporre questo svincolo in sede regionale: come dire che prima si preoccupa dell'impatto ambientale dell'Appia bis e poi propone nuove strade che l'impatto andrebbero ad aumentarlo in modo esponenziale.
Come comitato abbiamo scritto di queste cose anche sulla bacheca di Facebook della Presidente Polverini che comunque avrà modo di essere bene informata dei fatti visto anche e erano

presenti al "Consiglio mancato" anche alcuni giornalisti di Castelli News e della Voce Di Ariccia.
nelle foto la presentazione del progetto, Pietro Di Lazzaro, consigliere comunale e il Sindaco Emilio Cianfanelli

Romatoday ci ha dedicato un bel pezzo firmato

Romatoday ci ha dedicato un bel pezzo firmato da Francesca Ragno: RomaToday »

Vallericcia: il giacimento gastronomico dei Castelli Romani da salvare

Vallericcia è un paesaggio agrario naturale della Regione Lazio, ma rischia di essere messo a rischio dalla costruzione dell'Appia Bis. I cittadini si appellano al sindaco di Ariccia Cianfanelli e alla Polverini per rivedere il progetto....

andate a leggerlo tutto al link che segueay


giovedì 17 giugno 2010

Pensate...


Provate a immaginare una grande strada grigia, due corsie ad andare e due a tornare, che di colpo cancellino tutto il verde e tutti gli alberi che sono nella foto, e poi pensate che questa strada continuerebbe ancora cancellando sotto di se tutto ciò che incontra. Adesso pensate che questa strada, di collegamento tra Appia bis e via di Vallericcia, sarebbe sicuramente più dannosa che utile visto che l'Appia bis sarà già perfettamente collegata a Vallericcia, e a via di Vallericcia e quindi ad Ariccia stessa! Pensate tutto questo e poi domandatevi perché dovrebbero costruirla!

mercoledì 16 giugno 2010

Progetti faraonici e le strade dimenticate


Via Longarina (foto) è una delle tante strade di Vallericcia completamente dimenticate dall'Amministrazione Comunale la quale progetta in essa opere faraoniche che, se realizzate, porterebbero soltanto malessere per tutta la valle che certamente verrebbe da queste snaturata, e non pensa ad adeguare strade già esistenti che non solo sono prive di marciapiedi, ma che sono anche di notevole passaggio di auto, camion e mezzi agricoli.
Ci domandiamo preoccupati per quale motivo si dovrebbe fare grande uso di denaro pubblico per la costruzione di un ulteriore svincolo dell'Appia bis (peraltro parallelo proprio a via Longarina), che collegherebbe questa con via di Vallericcia, per poi chiamarlo ufficialmente "collegamento viario tra Tangenziale (Appia bis) ed il Nuovo Policlinico dei Castelli Romani", e non si pensa ad adeguare e risistemate tutte le strade già esistenti che sono nella valle e che troppo spesso sono pericolose per l'incolumità dei cittadini.
Ad Ariccia non occorre un terzo svincolo dell'Appia bis, visto che già ne ha due naturali, uno alla rotatoria al Crocefisso ed uno alla rotatoria di Ginestreto.
Per inciso ricordo che per andare futuro ospedale, dall'Appia bis o da Ariccia, sempre per la rotatoria di Ginestreto si dovrà passare, quindi non si comprende neanche in nome del progetto!
Ribadiamo che noi del Comitato siamo contro la costruzione di nuove opere che vengano a costruirsi su Vallericcia che è sito archeologico e Paesaggio Agrario Naturale, come descritto nel Piano Territoriale Paesistico Regionale e come tale va tutelata da inique colate di cemento. Siamo invece i primi a chiedere un giusto e sano adeguamento della rete viaria della valle, magari cominciando proprio dalla pericolosa, stretta e invasa dagli arbusti via Longarina.
Ci auguriamo che in Consiglio Comunale, il prossimo dovrebbe esserci sabato 19 giugno alle 16.00, non venga riproposto l'assurdo svincolo che si vede nella planimetria.

Un buon articolo su Castellinews

Un buon articolo su Castellinews evidenzia come, nonostante le pressanti richieste del Comitato di Vallericcia, l'amministrazione comunale rimanga sorda ai cittadini, che comunque non smetteranno di adoperarsi per il bene della comunità e di Vallericcia in particolare.

martedì 15 giugno 2010

La democrazia è partecipazione

La Democrazia è partecipazione e quindi è dovere e diritto dei cittadini di partecipare alla vita politica economica e sociale del del proprio paese, ma è anche un dovere dell'amministrazione pubblica che si dice democratica, quello di permettere ai propri cittadini di poter partecipare realmente nei momenti importanti della vita pubblica.Perché il Comune di Ariccia non ci ha invitato alle conferenze dei servizi che si sono tenute a Palazzo Chigi aventi per oggetto i lavori per la realizzazione del collegamento tra la tangenziale (Appia bis) e il Nuovo Policlinico dei Castelli Romani? Come Comitato di Quartiere di Vallericcia avremmo avuto un bel po' di cose da dire e visto che alla seconda conferenza non si è presentato nessuno degli invitati, i rappresentati del comune di Ariccia avrebbero avuto qualcuno da ascoltare e con cui scambiare qualche opinione. Evidentemente non eravamo bene accetti. Eppure non si può dire che non fossimo direttamente e fortemente interessati .

domenica 13 giugno 2010

mercoledì 2 giugno 2010

Lettera pubblicata sul Corriere della Sera.it nella rubrica di Paolo Conti



Dalla pagina del Corriere della Sera.it

Un ambiente da salvare alle porte di Roma

Vallericcia è una conca naturale di origine vulcanica ai piedi dell'antica città i Ariccia ed è secondo il Piano Territoriale Paesistico Regionale, totalmente protetta da vincoli di natura archeologica, e paesaggistica ed è considerata Paesaggio Naturale Agrario. Nonostante tutto questo c'è un progetto della giunta comunale del sindaco Cianfanelli, detto "di collegamento tra Appia bis e Policlinico dei Castelli Romani", di costruire una nuova grande strada. Questa strada in realtà non collegherebbe affatto la costruenda Appia bis con il progettato, e chissà se lo faranno mai, ospedale dei castelli, ma semplicemente collegherebbe l'Appia bis con via di Vallericcia, attraversando strade di campagna e deturpando per sempre un luogo che deve essere protetto. Tanto più inutile e dannosa appare questa strada dal momento che Ariccia ha già due svincoli naturali sull'Appia bis, uno alla rotatoria detta dei Padri Somaschi, e l'altro alla rotatoria su via di Ginestreto.
Per proteggere la valle da questo possibile scempio ambientale e da qualsiasi altra aggressione, è nato il Comitato di Quartiere di Vallericcia, a cui hanno aderito moltissime persone preoccupate per il futuro di un ambiente naturale, ricco di storia, ma che è anche un polmone naturale nei pressi di Roma, una zona di produzione agricola d'eccellenza, ed è patrimonio di tutti, e ora è minacciato da una insana colata di cemento. Confidiamo che la Regione Lazio, la Provincia, il ministero dell'Ambiente e quello delle Infrastrutture e tutti coloro che saranno chiamati a dare un loro giudizio in merito, si oppongano con determinazione a questo insano progetto.
Distinti saluti
Stefano Masini e Fabio Ascani del Comitato di Vallericcia.
vallericcia@gmail.com

domenica 30 maggio 2010

(Secondo) Articolo pubblicato sul Messaggero.it

Ariccia, traffico pericoloso: da mesi

chiuso il ponte Monumentale


Traffico pericoloso a Vallericcia (Ariccia). Perché il Ponte Monumentale è ancora chiuso? Oramai sono passati mesi, era gennaio, da quando la Giunta Cianfanelli di Ariccia ha chiuso il Ponte Monumentale al traffico pesante di camion, autobus e pullman. La questione è che ad un certo punto è venuto fuori che questo potrebbe non essere più sicuro. La motivazione è giusta e sacrosanta ma il fatto è che dopo così tanto tempo ancora non si è saputo nulla! Questo ponte è sicuro o no? Perché le auto continuano a passarci, si conosce il grado di pericolosità del ponte?

Se l’ANAS ancora non ha dato il suo responso cosa aspetta il sindaco a sollecitarli e se occorre sollecitarli ancora!? Quando il ponte riprenderà le sue normali funzioni?! I cittadini stanno pagando un prezzo e vorrebbero risposte, piacevoli o spiacevoli che siano, ma risposte!

Nel frattempo camion, tir, autobus e pullman passano tutti per Vallericcia, con grave disagio per la popolazione, sia per chi è costretto a prendere i mezzi sia, e soprattutto, per gli abitanti di Vallericcia, ed in particolar modo per coloro che abitano su via Vallericcia, dove il traffico si è visto aumentare enormemente con anche le circa trecento corse giornaliere di mezzi pubblici provocando grave inquinamento acustico, di polveri e di gas di scarico.

Sembra anche che l’amministrazione si preoccupi ben poco di far rispettare velocità più moderate a questi giganti della strada, il cui passaggio fa vibrare le abitazioni. Ricordo che via di Vallericcia è una strada lunga e senza marciapiedi e questo aumento di traffico è estremamente pericoloso per i pedoni, specie se bambini. Non vorremmo mai arrivare a pensare che, con il progetto di costruire una nuova strada dentro la valle (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=99031&sez=HOME_ROMA), che pure è sottoposta a vincoli archeologici, paesaggistici e ambientali, la chiusura del ponte possa far comodo per far abituare in modo “subliminale” la popolazione e Vallericcia ad un traffico assurdo, pericoloso e che non merita?

Stefano Masini, Fabio Ascani del Comitato di Quartiere di Vallericcia

giovedì 27 maggio 2010

Immagini di Vallericcia

Riceviamo da Silvia Caldoni un breve ma efficace video che mostra luoghi di Vallericcia che scomparirebbero sotto il cemento della nuova strada di collegamento tra Appia bis e via Vallericcia se questa fosse realizzata
.

lunedì 24 maggio 2010

Prima riunione aperta a tutti del Comitato di Quartiere di Vallericcia


Castellinews, sempre attento e sensibile alle problematiche del nostro territorio, ha pubblicato al link che segue un breve pezzo sulla prima riunione pubblica del Comitato di Quartiere di Vallericcia che si è tenuta sabato 22 in via della Braccheria 3.
http://www.castellinews.it/index.asp?id=11341&act=v

Uliveto in pericolo a Vallericcia

Queste due fotografie, già pubblicate sul gruppo fb del comitato Vallericcia da Silvia Caldoni,
mostrano, da due angolazioni diverse, un meraviglioso uliveto, sotto la costa di Vallericcia, che verrebbe deturpato, in grandissima parte cancellato, se venisse costruita la strada di collegamento tra Appia bis e via di Vallericcia, poiché proprio da qui sbucherebbe con un tunnel . Uno scempio che non può e non deve essere permesso.
Ricordo che oltre a tutti i vicoli ambientali, archeologici e paesaggistici cui la valle è sottoposta, fortunatamente, tagliare o abbattere degli ulivi non dovrebbe essere permesso perché questi sono alberi protetti dalle leggi dello stato.



Mi domando: ma togliere tanti alberi non potrebbe creare problemi di natura idrogeologica, come successo tristemente in tante parti d'Italia?

domenica 23 maggio 2010

Simulazione della panoramica con la nuova strada mostruosa



ingrandite le foto cliccandoci sopra per vedere la simulazione della panoramica di Vallericcia, bene paesaggistico come da Piano Territoriale Paesistico Regionale, art 8.
La simulazione è "casalinga" ma credo che rende l'idea!

Proviamo a immaginare come cambierebbe il paesaggio se costruissero l'ecomostro...


Così è come si vede oggi il panorama di Vallericcia da Porta Romana, per gli ariccini Portella: tanto verde, qualche casa e sullo sfondo il mare.

Questa simulazione, sicuramente un po' rozza, e me ne scuso, è ciò che più o meno si potrebbe vedere dalla stessa angolazione se decidessero di costruire la strada che dalla costa andrebbe verso il centro della valle. Un orrore!
Eppure Vallericcia, secondo il piano paesistico regionale è tutelata in quanto Paesaggio Naturale Agrario, è tutelata perché zona archeologica, ed è tutelata, come all'art 8 del PTPR come bellezza panoramica.



giovedì 20 maggio 2010

Vallericcia è un luogo tutelato


Vallericcia è un luogo tutelato da severi vincoli paesistici e archeologici
ed è considerato "Paesaggio Agrario Naturale" come si evince dal
Piano Territoriale Paesistico Regionale del novembre 2007
I beni paesaggistici... sottoposti a vincolo paesaggistico, tramite la dichiarazione di notevole interesse pubblico con provvedimento dell'amministrazione competente ai sensi dell'articolo 134 a) e dell'art. 136 del codice riguardano a) le cose immobili che hanno caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica... d)le bellezze panoramiche considerate come quadri, così pure i punti di vista bel vedere...
Si pensi che Vallericcia è una conca vulcanica naturale e, l'idea che da sotto la sua costa possa
sbucare una grossa strada che l'attraversi per buona parte, fa venire i brividi di raccapriccio. Chi ha avuto questa pensata non ama la valle per quello che è e non le da il giusto valore e rispetto.

mercoledì 12 maggio 2010

La questione del progettato svincolo dell’Appia bis verso via Vallericcia.




















Qualcosa che già in molti chiamano ecomostro

Premessa

Non so se le cose cambieranno, se ci saranno delle evoluzioni nel bene o nel male, però so che se c'è da lottare per qualcosa che riteniamo giusto, la salvagurdia di un luogo che amiamo per quello che è, un patrimonio ambientale, cultuale e agricolo di grande importanza, noi ci batteremo con tutti i mezzi leciti a nostra disposizione.
Vallericcia non è il paradiso terrestre, è invece un luogo che per troppo tempo è stato dimenticato dalle amministrazioni che si sono succedute e nel quale c'è stata una certa edilizia spontanea, di necessità si potrebbe definire, ma che non ha mai compromesso quella che era e rimane la sua vocazione naturale che è fortemente agricola.
Certamente c'è bisogno di rimodernare la viabilita della valle e questo si può fare benissimo riqualificando le strade già esistenti, che sono molte, migliorandole e allargandole, dove occorre, ma certo non serve costruire una nuova grande strada il cui percorso prevederebbe ben tre gradi nuove rotatorie che, solo loro, si magerebbero porzioni enormi di terreni coltivati. AVallericcia proprio non serve una strada che, ancora è solo sulla carta, e già chiamano ecomostro.

La viabilità in zona Vallericcia considerando la costruenda Appia bis.

Per accedere ad Ariccia dalla costruenda Appia bis esistono già due svincoli naturali uno è quello alla rotatoria di via Ginestreto e l’altro quello alla rotatoria su via del Crocefisso. Il primo lo utilizzeranno coloro che dovranno recarsi nella parte bassa di Vallericcia, il secondo quelli che dovranno andare nella parte alta della valle o che vorranno dirigersi verso il centro storico di Ariccia. In realtà, gran parte degli abitanti di Ariccia non sono realmente interessati, se non di riflesso, dall’Appia bis, poiché per andare o tornare da Roma, o comunque da prima di Albano Laziale, di certo, non prederanno l’Appia bis, ma, trovandosi già sulla strada, come anche gli abitanti del centro storico, continueranno come hanno fatto sempre a percorrere l’Appia nuova passando per Albano, corso di sopra o corso di sotto, oppure, in minor numero, passeranno per Castel Gandolfo o per la Via dei Laghi. Queste strade, tra l’altro, diverranno ancor più comode e scorrevoli, e in questo sta buona parte dell’interesse dei cittadini di Ariccia per l’Appia bis, dal momento che questa assorbirà su di se tutto il traffico, decisamente sostanzioso, di coloro che da direzione Roma, si spostano verso Genzano, Lanuvio, Velletri o viceversa, lasciando praticamente libera ai residenti di Albano ed Ariccia la via Appia.
Vista così la situazione, proprio non si vede la necessità di creare un nuovo svincolo che dall’Appia bis porti al centro di Vallericcia. Questa strada sarebbe non soltanto inutile ma anche dannosa, poiché andrebbe ad incidere su una valle che tra l’altro ha anche già sofferto in passato per mano dell’uomo, e che, luogo a grande tradizione agricola ed importanza storico ambientale, ne risentirebbe negativamente con la cancellazione di molti campi ed orti coltivati e l’abbattimento di moltissimi alberi.
Dal nostro punto di vista ciò che sicuramente andrebbe fatto sono interventi all’uscita del secondo tratto dell’Appia bis, vero e primo punto di contatto ed accesso tra la tangenziale e la città di Ariccia. Si intendono interventi tesi a rendere un possibile e relativo aumento di traffico in quella zona, il meno traumatico possibile, e quindi un adeguamento della rotatoria al Crocefisso e il miglioramento di Via del Crocefisso in particolare nel suo tratto iniziale, con in più il severo divieto di parcheggio sulla strada stessa e sulla rotatoria, cosa che invece, ad oggi, è consuetudine degli automobilisti. Siamo convinti che le nostre osservazioni siano logiche e fondate e che verranno accolte con interesse dalla Regione Lazio e da tutti gli organi istituzionali competenti.
Nella foto, cliccare su di essa per ingrandirla si vede lo svincolo naturale dell'Appia bis alla rotatoria al Crocefisso che , come detto è l'uscita naturale per chi abita nella parte alta di Vallericcia, per chi vuole recarsi al pargheggio di Ariccia sotto il ponte monumentale, ed anche per chi vive in zona "La Stella" di Albano.

martedì 11 maggio 2010

Un castagneto in pericolo a Vallericcia

Vallericcia è anche questo: forse non è il Parco Nazionale d'Abruzzo o quello dello Stelvio, come ha detto con sarcasmo qualcuno, ma questo non toglie che sia la nostra valle, un bene di tutti, un patrimonio per Ariccia, un valore da proteggere. Pensare di sacrificare tutti gli alberi che mostra il video sarebbe un delitto.

lunedì 10 maggio 2010

I fiori di Sergio



Sergio Ercolani ha una passione, i fiori. La sua terra si trova sull'asse della progettata strada di collegamento fra Appia bis e via Vallericcia. Per molti, come per Sergio, Vallericcia è un giardino da curare, e i mille colori dei suoi fiori sono un bene insostituibile.
L'agricoltura di Vallericcia è anche i fiori di Sergio e va difesa e non sostituita da nuove superflue strade.

Panoramica di Vallericcia



Questa grande foto panoramica di Vallericcia mostra come la valle sia ancora, con tutte le sue abitazioni e costruzioni in genere, un luogo molto verde e quasi completamente agricolo. Il fatto che in passato abbia subito abusi, nonostante sia un luogo protetto e sottostante a vincoli ambientali, non vuol dire che ora debba essere snaturata del tutto con la costruzione di una strada che l'attraversi dall'Appia bis fino a via di Vallericcia.
La nostra idea è che Vallericcia venga realmente rivalutata e protetta. Questo può anche voler dire migliorare le strade che già ci sono affinchè siano più sicure e scorrevoli, ma vuol anche dire salvare e rinvigorire la sua Natura.
Del resto nessuno nasconde la testa sotto la sabbia ed è ben chiaro a tutti che se un giorno verrà costruito il nuovo policlinico dei castelli romani i cittadini di Ariccia per recarsi ad esso attraverseranno Vallericcia passando su via di Vallericcia, come già oggi in gran parte fanno se devono andare sulla Nettunense, e quindi nessuno si dice contro un reale miglioramento di quella strada (e di tutte le strade già esistenti) ma certo ci opponiamo alla costruzione di una nuova strada che non collegherebbe affatto Ariccia all'ospedale, e che, come collegamento dell'Appia bis all'ospedale stesso, è per definizione errata visto che questa è già collegata ad esso tramite la rotatoria di Ginestreto. Il così definito collegameto "Appia bis - Nuovo policlinico" non solo avrebbe un percorso più lungo rispetto a quello sull'Appia bis, ma, intersecando strade di campagna, prevederebbe anche la costruzione di tre grandi, ingombranti, rotatorie, oltre a quella, ormai quasi ultimata, di Ginestreto.

venerdì 7 maggio 2010

Servizio giornalistico su "Il Caffè"

 
Un bel servizio giornalistico sul quindicinale "Il Caffè", sulla manifestazione pacifica organizzata da noi del Comitato di Quartiere di Vallericcia, contro la realizzazione della bretella di collegamento sulla valle stessa, firmato da Gianni Galleri. Nella foto mi si vede discutere con il sindaco Cianfanelli, io sono quello di spalle alla sua sinistra. Vengono riporate anche anche alcune mie dichiarazioni.
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Vallericcia spiegazione progetto strada su Vallericcia

mercoledì 5 maggio 2010

alberi



Gli alberi nella foto verranno tutti tagliati se andrà in porto il progetto della giunta Cianfanelli di Ariccia di costruire la strada che d’appia bis scenderebbe a Vallericcia, sbucando con due tunnel proprio li infondo dove si vede il verde più intenso.
Molti altri alberi e prati e terreni coltivati verrebbero cancellati dal suo percorso di cemento.

Comitato Vallericcia su facebook

Adesso esiste anche un gruppo Facebook del comitato di Vallericcia, iscrivetevi se vi piace e se volete renderci più forti. Basta cercare Vallericcia e si trova la pagina.

lunedì 3 maggio 2010

Intervista a Stefano Masini presidente del Comitato di Vallericcia




Stefano, che cos’è il comitato di Vallericcia?

Il comitato è uno strumento nato con la buona volontà dei cittadini per proteggere Vallericcia e il suo ambiente naturale e agricolo da attacchi che giudichiamo sconsiderati e pericolosi.

Ti riferisci al nuovo progetto di viabilità pensato dalla giunta Cianfanelli?

Certo! Noi assolutamente non vogliamo che una strada enorme, come ci ha mostrato il sindaco stesso, giunga giù dalla costa, da metà di via Rufelli, per gettarsi, con un percorso che tra l’altro non è logico ed è privo di linearità, dentro la valle per andare a raggiungere, intersecando strade di campagna con rotatorie enormi, lo stradone di Vallericcia. Una cosa faraonica, sovradimensionata, totalmente inutile alla popolazione e dannosa.

Il sindaco sostiene che voi di Vallericcia siete spinti solamente dalla sindrome di Nimby…

La sindrome “no nel mio giardino”, si potrebbe dire, è una scusa degli amministratori per far sentire in colpa coloro che verrebbero direttamente toccati da dall’opera viaria. A nessuno fa piacere che una strada gli passi nella stanza da letto e neanche sul proprio roseto. Ma se la cosa è giusta e per il bene di tutti, allora ok. Qui, però, si tratta di qualcosa che, come dicevo, è inutile e illogica e inoltre verrebbe costruita su una valle agricola, particolarmente verde, piena di colture e di alberi che verrebbero abbattuti. Un grave danno per l’ambiente e per l’economia di questa zona. A Vallericcia si può vivere e lavorare con la natura e non contro di essa.Vallericcia è un polmone verde, non un paradiso terrestre o un luogo perfetto, ma proprio per questo va protetto e tutelato, no sfruttato fino ad ucciderlo e questo per il bene di tutti i cittadini dei Castelli e di tutti coloro che venendo da qualsiasi parte, affacciandosi al belvedere di Ariccia, amano vedere campi verdi e alberi, respirare aria buona e no rimanere colpiti nella vista da uno stradone gigantesco che taglierebbe in due la valle sfregiandola per sempre.

Lo descrivi come uno scempio…

Lo è, e se putacaso dovessimo fallire nella nostra lotta, ma non ci credo, il sindaco Cianfanelli e la sua giunta verrebbero ricordati come coloro che hanno sfregiato per sempre il volto della valle.

Ma esistono proposte del comitato per Vallericcia o siete solo “contro”?

Certo. Pensiamo che con parte del finanziamento di 25 milioni ricevuto dal Comune di Ariccia si dovrebbero migliorare le strade che già sono esistenti, come via Casaletto, via Di Mezzo, via Longarina che sono strette, pericolose, senza marciapiedi e molto trafficate già ora. Se queste strade venissero ingrandite nella giusta misura, non un millimetro di più, nessuno negherebbe il proprio apporto alla comunità. Altro che sindrome di Nimby e del giardino di mio nonno!

E dell’allargamento dello stradone di Vallericcia che dici, Stefano?

È la strada più importante e grande della valle e sicuramente dove essere migliorata e adeguata, specie se è vero che verrà costruito il policlinico dei Castelli Romani, che però mi pare non sia neanche nel piano triennale della sanità laziale. Comunque un adeguamento dello stradone è giusto in linea di massima e di sicuro vanno fatti i marciapiedi e un fondo migliore che non si trasformi in un colabrodo com’è ora. Di sicuro andrà anche un pochino allargato ma certamente non per farci una pista ciclabile. Meglio lasciare su delle case che abbatterle per colpa di una breve e pericolosa pista per bici che, tra latro, correrebbe su una strada che ha un cancello ogni pochi metri e dai quali escono automobili e trattori. Non dimentichiamoci che siamo in una valle agricola!

La pista ciclabile è bellissima ma la si potrebbe fare a nord di Ariccia dove sicuramente è meno pianeggiante ma di certo sarebbe meno pericolosa più bella e avrebbe un percorso più lungo, magari da Castello a Genzano. Questa sarebbe bella!

E dell’idea del sindaco Cianfanelli di fare di Vallericcia una città giardino?

Vallericcia è già un giardino, un giardino che andrebbe soltanto curato un po’ di più, specie dall’amministrazione comunale. E poi si è mai visto un giardino nel quale passano strade larghe15 e più metri? No, miglioriamo quello che c’è, curiamolo, e Vallericcia potrà riconquistare a livello paesaggistico l’eccellenza che già ha a livello di produzione di ortaggi di qualità. Pensate invece che con un traffico maggiore, praticamente verrebbe deviato nella valle il traffico dell’Appia bis, le polveri dei fumi delle auto andrebbero a posarsi sui frutti e sugli ortaggi stessi che ritroveremo sulle nostre tavole.

Insomma determinati nella vostra opposizione al progetto.

Certo, determinati e volenterosi, ma abbiamo bisogno che la gente ci sostengano, che conoscano bene la situazione, i luoghi e le persone di cui stiamo parlando ed ecco quindi il significato di questo sito internet. Sosteneteci mandateci una mail in cui dite che ci siete vicini e che non volete uno stradone nuovo e pazzesco sulla valle.

Sono convinto che ci sosterranno anche in Regione Lazio con la giunta della neo presidente Polverini che sicuramente non potrà non vedere le incongruenze di questo progetto.

Per esempio?

Per esempio il fatto che secondo chi ha progettato questo collegamento Appia bis Nuovo Ospedale dei Castelli Romani, per raggiungere l’ospedale dal punto A dell’Appia bis si deve fare una deviazione dentro la valle per arrivare a un punto B e poi giungere, facendo lo stradone, fino al punto C, Rotatoria di Ginestreto, dal quale si scende per andare all’ospedale stesso. Pazzesco, è sufficiente da A andare a C mantenendosi sulla costruenda Appia Bis, ora via Rufelli, Via Perlatura e giungere sempre allo stesso punto C che è la rotatoria di Ginetreto.

Va bene, per adesso direi di finire qui…

Solo una cosa ancora, abbiamo bisogno del sostegno della gente, che capiscano le ragioni della salvaguardia dell’ambiente della valle, che ci scrivano e ci dicano che sono con noi.

Grazie.scrivete a vallericcia@gmail.com