domenica 30 maggio 2010

(Secondo) Articolo pubblicato sul Messaggero.it

Ariccia, traffico pericoloso: da mesi

chiuso il ponte Monumentale


Traffico pericoloso a Vallericcia (Ariccia). Perché il Ponte Monumentale è ancora chiuso? Oramai sono passati mesi, era gennaio, da quando la Giunta Cianfanelli di Ariccia ha chiuso il Ponte Monumentale al traffico pesante di camion, autobus e pullman. La questione è che ad un certo punto è venuto fuori che questo potrebbe non essere più sicuro. La motivazione è giusta e sacrosanta ma il fatto è che dopo così tanto tempo ancora non si è saputo nulla! Questo ponte è sicuro o no? Perché le auto continuano a passarci, si conosce il grado di pericolosità del ponte?

Se l’ANAS ancora non ha dato il suo responso cosa aspetta il sindaco a sollecitarli e se occorre sollecitarli ancora!? Quando il ponte riprenderà le sue normali funzioni?! I cittadini stanno pagando un prezzo e vorrebbero risposte, piacevoli o spiacevoli che siano, ma risposte!

Nel frattempo camion, tir, autobus e pullman passano tutti per Vallericcia, con grave disagio per la popolazione, sia per chi è costretto a prendere i mezzi sia, e soprattutto, per gli abitanti di Vallericcia, ed in particolar modo per coloro che abitano su via Vallericcia, dove il traffico si è visto aumentare enormemente con anche le circa trecento corse giornaliere di mezzi pubblici provocando grave inquinamento acustico, di polveri e di gas di scarico.

Sembra anche che l’amministrazione si preoccupi ben poco di far rispettare velocità più moderate a questi giganti della strada, il cui passaggio fa vibrare le abitazioni. Ricordo che via di Vallericcia è una strada lunga e senza marciapiedi e questo aumento di traffico è estremamente pericoloso per i pedoni, specie se bambini. Non vorremmo mai arrivare a pensare che, con il progetto di costruire una nuova strada dentro la valle (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=99031&sez=HOME_ROMA), che pure è sottoposta a vincoli archeologici, paesaggistici e ambientali, la chiusura del ponte possa far comodo per far abituare in modo “subliminale” la popolazione e Vallericcia ad un traffico assurdo, pericoloso e che non merita?

Stefano Masini, Fabio Ascani del Comitato di Quartiere di Vallericcia

giovedì 27 maggio 2010

Immagini di Vallericcia

Riceviamo da Silvia Caldoni un breve ma efficace video che mostra luoghi di Vallericcia che scomparirebbero sotto il cemento della nuova strada di collegamento tra Appia bis e via Vallericcia se questa fosse realizzata
.

lunedì 24 maggio 2010

Prima riunione aperta a tutti del Comitato di Quartiere di Vallericcia


Castellinews, sempre attento e sensibile alle problematiche del nostro territorio, ha pubblicato al link che segue un breve pezzo sulla prima riunione pubblica del Comitato di Quartiere di Vallericcia che si è tenuta sabato 22 in via della Braccheria 3.
http://www.castellinews.it/index.asp?id=11341&act=v

Uliveto in pericolo a Vallericcia

Queste due fotografie, già pubblicate sul gruppo fb del comitato Vallericcia da Silvia Caldoni,
mostrano, da due angolazioni diverse, un meraviglioso uliveto, sotto la costa di Vallericcia, che verrebbe deturpato, in grandissima parte cancellato, se venisse costruita la strada di collegamento tra Appia bis e via di Vallericcia, poiché proprio da qui sbucherebbe con un tunnel . Uno scempio che non può e non deve essere permesso.
Ricordo che oltre a tutti i vicoli ambientali, archeologici e paesaggistici cui la valle è sottoposta, fortunatamente, tagliare o abbattere degli ulivi non dovrebbe essere permesso perché questi sono alberi protetti dalle leggi dello stato.



Mi domando: ma togliere tanti alberi non potrebbe creare problemi di natura idrogeologica, come successo tristemente in tante parti d'Italia?

domenica 23 maggio 2010

Simulazione della panoramica con la nuova strada mostruosa



ingrandite le foto cliccandoci sopra per vedere la simulazione della panoramica di Vallericcia, bene paesaggistico come da Piano Territoriale Paesistico Regionale, art 8.
La simulazione è "casalinga" ma credo che rende l'idea!

Proviamo a immaginare come cambierebbe il paesaggio se costruissero l'ecomostro...


Così è come si vede oggi il panorama di Vallericcia da Porta Romana, per gli ariccini Portella: tanto verde, qualche casa e sullo sfondo il mare.

Questa simulazione, sicuramente un po' rozza, e me ne scuso, è ciò che più o meno si potrebbe vedere dalla stessa angolazione se decidessero di costruire la strada che dalla costa andrebbe verso il centro della valle. Un orrore!
Eppure Vallericcia, secondo il piano paesistico regionale è tutelata in quanto Paesaggio Naturale Agrario, è tutelata perché zona archeologica, ed è tutelata, come all'art 8 del PTPR come bellezza panoramica.



giovedì 20 maggio 2010

Vallericcia è un luogo tutelato


Vallericcia è un luogo tutelato da severi vincoli paesistici e archeologici
ed è considerato "Paesaggio Agrario Naturale" come si evince dal
Piano Territoriale Paesistico Regionale del novembre 2007
I beni paesaggistici... sottoposti a vincolo paesaggistico, tramite la dichiarazione di notevole interesse pubblico con provvedimento dell'amministrazione competente ai sensi dell'articolo 134 a) e dell'art. 136 del codice riguardano a) le cose immobili che hanno caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica... d)le bellezze panoramiche considerate come quadri, così pure i punti di vista bel vedere...
Si pensi che Vallericcia è una conca vulcanica naturale e, l'idea che da sotto la sua costa possa
sbucare una grossa strada che l'attraversi per buona parte, fa venire i brividi di raccapriccio. Chi ha avuto questa pensata non ama la valle per quello che è e non le da il giusto valore e rispetto.

mercoledì 12 maggio 2010

La questione del progettato svincolo dell’Appia bis verso via Vallericcia.




















Qualcosa che già in molti chiamano ecomostro

Premessa

Non so se le cose cambieranno, se ci saranno delle evoluzioni nel bene o nel male, però so che se c'è da lottare per qualcosa che riteniamo giusto, la salvagurdia di un luogo che amiamo per quello che è, un patrimonio ambientale, cultuale e agricolo di grande importanza, noi ci batteremo con tutti i mezzi leciti a nostra disposizione.
Vallericcia non è il paradiso terrestre, è invece un luogo che per troppo tempo è stato dimenticato dalle amministrazioni che si sono succedute e nel quale c'è stata una certa edilizia spontanea, di necessità si potrebbe definire, ma che non ha mai compromesso quella che era e rimane la sua vocazione naturale che è fortemente agricola.
Certamente c'è bisogno di rimodernare la viabilita della valle e questo si può fare benissimo riqualificando le strade già esistenti, che sono molte, migliorandole e allargandole, dove occorre, ma certo non serve costruire una nuova grande strada il cui percorso prevederebbe ben tre gradi nuove rotatorie che, solo loro, si magerebbero porzioni enormi di terreni coltivati. AVallericcia proprio non serve una strada che, ancora è solo sulla carta, e già chiamano ecomostro.

La viabilità in zona Vallericcia considerando la costruenda Appia bis.

Per accedere ad Ariccia dalla costruenda Appia bis esistono già due svincoli naturali uno è quello alla rotatoria di via Ginestreto e l’altro quello alla rotatoria su via del Crocefisso. Il primo lo utilizzeranno coloro che dovranno recarsi nella parte bassa di Vallericcia, il secondo quelli che dovranno andare nella parte alta della valle o che vorranno dirigersi verso il centro storico di Ariccia. In realtà, gran parte degli abitanti di Ariccia non sono realmente interessati, se non di riflesso, dall’Appia bis, poiché per andare o tornare da Roma, o comunque da prima di Albano Laziale, di certo, non prederanno l’Appia bis, ma, trovandosi già sulla strada, come anche gli abitanti del centro storico, continueranno come hanno fatto sempre a percorrere l’Appia nuova passando per Albano, corso di sopra o corso di sotto, oppure, in minor numero, passeranno per Castel Gandolfo o per la Via dei Laghi. Queste strade, tra l’altro, diverranno ancor più comode e scorrevoli, e in questo sta buona parte dell’interesse dei cittadini di Ariccia per l’Appia bis, dal momento che questa assorbirà su di se tutto il traffico, decisamente sostanzioso, di coloro che da direzione Roma, si spostano verso Genzano, Lanuvio, Velletri o viceversa, lasciando praticamente libera ai residenti di Albano ed Ariccia la via Appia.
Vista così la situazione, proprio non si vede la necessità di creare un nuovo svincolo che dall’Appia bis porti al centro di Vallericcia. Questa strada sarebbe non soltanto inutile ma anche dannosa, poiché andrebbe ad incidere su una valle che tra l’altro ha anche già sofferto in passato per mano dell’uomo, e che, luogo a grande tradizione agricola ed importanza storico ambientale, ne risentirebbe negativamente con la cancellazione di molti campi ed orti coltivati e l’abbattimento di moltissimi alberi.
Dal nostro punto di vista ciò che sicuramente andrebbe fatto sono interventi all’uscita del secondo tratto dell’Appia bis, vero e primo punto di contatto ed accesso tra la tangenziale e la città di Ariccia. Si intendono interventi tesi a rendere un possibile e relativo aumento di traffico in quella zona, il meno traumatico possibile, e quindi un adeguamento della rotatoria al Crocefisso e il miglioramento di Via del Crocefisso in particolare nel suo tratto iniziale, con in più il severo divieto di parcheggio sulla strada stessa e sulla rotatoria, cosa che invece, ad oggi, è consuetudine degli automobilisti. Siamo convinti che le nostre osservazioni siano logiche e fondate e che verranno accolte con interesse dalla Regione Lazio e da tutti gli organi istituzionali competenti.
Nella foto, cliccare su di essa per ingrandirla si vede lo svincolo naturale dell'Appia bis alla rotatoria al Crocefisso che , come detto è l'uscita naturale per chi abita nella parte alta di Vallericcia, per chi vuole recarsi al pargheggio di Ariccia sotto il ponte monumentale, ed anche per chi vive in zona "La Stella" di Albano.

martedì 11 maggio 2010

Un castagneto in pericolo a Vallericcia

Vallericcia è anche questo: forse non è il Parco Nazionale d'Abruzzo o quello dello Stelvio, come ha detto con sarcasmo qualcuno, ma questo non toglie che sia la nostra valle, un bene di tutti, un patrimonio per Ariccia, un valore da proteggere. Pensare di sacrificare tutti gli alberi che mostra il video sarebbe un delitto.

lunedì 10 maggio 2010

I fiori di Sergio



Sergio Ercolani ha una passione, i fiori. La sua terra si trova sull'asse della progettata strada di collegamento fra Appia bis e via Vallericcia. Per molti, come per Sergio, Vallericcia è un giardino da curare, e i mille colori dei suoi fiori sono un bene insostituibile.
L'agricoltura di Vallericcia è anche i fiori di Sergio e va difesa e non sostituita da nuove superflue strade.

Panoramica di Vallericcia



Questa grande foto panoramica di Vallericcia mostra come la valle sia ancora, con tutte le sue abitazioni e costruzioni in genere, un luogo molto verde e quasi completamente agricolo. Il fatto che in passato abbia subito abusi, nonostante sia un luogo protetto e sottostante a vincoli ambientali, non vuol dire che ora debba essere snaturata del tutto con la costruzione di una strada che l'attraversi dall'Appia bis fino a via di Vallericcia.
La nostra idea è che Vallericcia venga realmente rivalutata e protetta. Questo può anche voler dire migliorare le strade che già ci sono affinchè siano più sicure e scorrevoli, ma vuol anche dire salvare e rinvigorire la sua Natura.
Del resto nessuno nasconde la testa sotto la sabbia ed è ben chiaro a tutti che se un giorno verrà costruito il nuovo policlinico dei castelli romani i cittadini di Ariccia per recarsi ad esso attraverseranno Vallericcia passando su via di Vallericcia, come già oggi in gran parte fanno se devono andare sulla Nettunense, e quindi nessuno si dice contro un reale miglioramento di quella strada (e di tutte le strade già esistenti) ma certo ci opponiamo alla costruzione di una nuova strada che non collegherebbe affatto Ariccia all'ospedale, e che, come collegamento dell'Appia bis all'ospedale stesso, è per definizione errata visto che questa è già collegata ad esso tramite la rotatoria di Ginestreto. Il così definito collegameto "Appia bis - Nuovo policlinico" non solo avrebbe un percorso più lungo rispetto a quello sull'Appia bis, ma, intersecando strade di campagna, prevederebbe anche la costruzione di tre grandi, ingombranti, rotatorie, oltre a quella, ormai quasi ultimata, di Ginestreto.

venerdì 7 maggio 2010

Servizio giornalistico su "Il Caffè"

 
Un bel servizio giornalistico sul quindicinale "Il Caffè", sulla manifestazione pacifica organizzata da noi del Comitato di Quartiere di Vallericcia, contro la realizzazione della bretella di collegamento sulla valle stessa, firmato da Gianni Galleri. Nella foto mi si vede discutere con il sindaco Cianfanelli, io sono quello di spalle alla sua sinistra. Vengono riporate anche anche alcune mie dichiarazioni.
Posted by Picasa

Vallericcia spiegazione progetto strada su Vallericcia

mercoledì 5 maggio 2010

alberi



Gli alberi nella foto verranno tutti tagliati se andrà in porto il progetto della giunta Cianfanelli di Ariccia di costruire la strada che d’appia bis scenderebbe a Vallericcia, sbucando con due tunnel proprio li infondo dove si vede il verde più intenso.
Molti altri alberi e prati e terreni coltivati verrebbero cancellati dal suo percorso di cemento.

Comitato Vallericcia su facebook

Adesso esiste anche un gruppo Facebook del comitato di Vallericcia, iscrivetevi se vi piace e se volete renderci più forti. Basta cercare Vallericcia e si trova la pagina.

lunedì 3 maggio 2010

Intervista a Stefano Masini presidente del Comitato di Vallericcia




Stefano, che cos’è il comitato di Vallericcia?

Il comitato è uno strumento nato con la buona volontà dei cittadini per proteggere Vallericcia e il suo ambiente naturale e agricolo da attacchi che giudichiamo sconsiderati e pericolosi.

Ti riferisci al nuovo progetto di viabilità pensato dalla giunta Cianfanelli?

Certo! Noi assolutamente non vogliamo che una strada enorme, come ci ha mostrato il sindaco stesso, giunga giù dalla costa, da metà di via Rufelli, per gettarsi, con un percorso che tra l’altro non è logico ed è privo di linearità, dentro la valle per andare a raggiungere, intersecando strade di campagna con rotatorie enormi, lo stradone di Vallericcia. Una cosa faraonica, sovradimensionata, totalmente inutile alla popolazione e dannosa.

Il sindaco sostiene che voi di Vallericcia siete spinti solamente dalla sindrome di Nimby…

La sindrome “no nel mio giardino”, si potrebbe dire, è una scusa degli amministratori per far sentire in colpa coloro che verrebbero direttamente toccati da dall’opera viaria. A nessuno fa piacere che una strada gli passi nella stanza da letto e neanche sul proprio roseto. Ma se la cosa è giusta e per il bene di tutti, allora ok. Qui, però, si tratta di qualcosa che, come dicevo, è inutile e illogica e inoltre verrebbe costruita su una valle agricola, particolarmente verde, piena di colture e di alberi che verrebbero abbattuti. Un grave danno per l’ambiente e per l’economia di questa zona. A Vallericcia si può vivere e lavorare con la natura e non contro di essa.Vallericcia è un polmone verde, non un paradiso terrestre o un luogo perfetto, ma proprio per questo va protetto e tutelato, no sfruttato fino ad ucciderlo e questo per il bene di tutti i cittadini dei Castelli e di tutti coloro che venendo da qualsiasi parte, affacciandosi al belvedere di Ariccia, amano vedere campi verdi e alberi, respirare aria buona e no rimanere colpiti nella vista da uno stradone gigantesco che taglierebbe in due la valle sfregiandola per sempre.

Lo descrivi come uno scempio…

Lo è, e se putacaso dovessimo fallire nella nostra lotta, ma non ci credo, il sindaco Cianfanelli e la sua giunta verrebbero ricordati come coloro che hanno sfregiato per sempre il volto della valle.

Ma esistono proposte del comitato per Vallericcia o siete solo “contro”?

Certo. Pensiamo che con parte del finanziamento di 25 milioni ricevuto dal Comune di Ariccia si dovrebbero migliorare le strade che già sono esistenti, come via Casaletto, via Di Mezzo, via Longarina che sono strette, pericolose, senza marciapiedi e molto trafficate già ora. Se queste strade venissero ingrandite nella giusta misura, non un millimetro di più, nessuno negherebbe il proprio apporto alla comunità. Altro che sindrome di Nimby e del giardino di mio nonno!

E dell’allargamento dello stradone di Vallericcia che dici, Stefano?

È la strada più importante e grande della valle e sicuramente dove essere migliorata e adeguata, specie se è vero che verrà costruito il policlinico dei Castelli Romani, che però mi pare non sia neanche nel piano triennale della sanità laziale. Comunque un adeguamento dello stradone è giusto in linea di massima e di sicuro vanno fatti i marciapiedi e un fondo migliore che non si trasformi in un colabrodo com’è ora. Di sicuro andrà anche un pochino allargato ma certamente non per farci una pista ciclabile. Meglio lasciare su delle case che abbatterle per colpa di una breve e pericolosa pista per bici che, tra latro, correrebbe su una strada che ha un cancello ogni pochi metri e dai quali escono automobili e trattori. Non dimentichiamoci che siamo in una valle agricola!

La pista ciclabile è bellissima ma la si potrebbe fare a nord di Ariccia dove sicuramente è meno pianeggiante ma di certo sarebbe meno pericolosa più bella e avrebbe un percorso più lungo, magari da Castello a Genzano. Questa sarebbe bella!

E dell’idea del sindaco Cianfanelli di fare di Vallericcia una città giardino?

Vallericcia è già un giardino, un giardino che andrebbe soltanto curato un po’ di più, specie dall’amministrazione comunale. E poi si è mai visto un giardino nel quale passano strade larghe15 e più metri? No, miglioriamo quello che c’è, curiamolo, e Vallericcia potrà riconquistare a livello paesaggistico l’eccellenza che già ha a livello di produzione di ortaggi di qualità. Pensate invece che con un traffico maggiore, praticamente verrebbe deviato nella valle il traffico dell’Appia bis, le polveri dei fumi delle auto andrebbero a posarsi sui frutti e sugli ortaggi stessi che ritroveremo sulle nostre tavole.

Insomma determinati nella vostra opposizione al progetto.

Certo, determinati e volenterosi, ma abbiamo bisogno che la gente ci sostengano, che conoscano bene la situazione, i luoghi e le persone di cui stiamo parlando ed ecco quindi il significato di questo sito internet. Sosteneteci mandateci una mail in cui dite che ci siete vicini e che non volete uno stradone nuovo e pazzesco sulla valle.

Sono convinto che ci sosterranno anche in Regione Lazio con la giunta della neo presidente Polverini che sicuramente non potrà non vedere le incongruenze di questo progetto.

Per esempio?

Per esempio il fatto che secondo chi ha progettato questo collegamento Appia bis Nuovo Ospedale dei Castelli Romani, per raggiungere l’ospedale dal punto A dell’Appia bis si deve fare una deviazione dentro la valle per arrivare a un punto B e poi giungere, facendo lo stradone, fino al punto C, Rotatoria di Ginestreto, dal quale si scende per andare all’ospedale stesso. Pazzesco, è sufficiente da A andare a C mantenendosi sulla costruenda Appia Bis, ora via Rufelli, Via Perlatura e giungere sempre allo stesso punto C che è la rotatoria di Ginetreto.

Va bene, per adesso direi di finire qui…

Solo una cosa ancora, abbiamo bisogno del sostegno della gente, che capiscano le ragioni della salvaguardia dell’ambiente della valle, che ci scrivano e ci dicano che sono con noi.

Grazie.scrivete a vallericcia@gmail.com

Settimio pota un pesco a Vallericcia


La foto ritrae Settimio, 87 anni, amico del Comitato di Vallericcia, intento a potare un pesco, un albero che lui stesso ha piantato oltre dieci anni fa a Vallericcia. Questo albero, se dovesse passare il progetto della giunta Cianfanelli di fare un collegamento viario tra Appia bis e via di Vallericcia, verrebbe abbattuto, insieme a centina di altri alberi lungo il suo assurdo percorso di cemento.
Settimio dice No alla nuova strada su Vallericcia!

sabato 1 maggio 2010

Da questo punto partirebbe la nuova strada. Una ferita nella valle


E' più o meno da questo punto che dovrebbe sbucare la nuova strada che collegherebbe l'Appia bis con via di Vallericcia, tagliando in due la valle, abbattendo alberi, cancellando o rovinando per sempre terreni agricoli e orti e passando a ridosso di alcune case. Un danno ambientale enorme e oltretutto una strada che appare inutile, visto che non aiuta ad andare verso il costruendo ospedale dei castelli romani, per quello ci pensa benissimo l'Appia bis, i cui lavori di realizzazione stanno facendo progressi.